L’oratorio di san Silvestro

L’oratorio di san Silvestro. Gli atti della Visita Pastorale del 1606 attestano che l’oratorio di san Silvestro si trovava poco distante dalla chiesa di san Pietro Levita [ n.d.r. all’interno dell’attuale cascina san Pietro ]. Fu eretto all’interno del priorato, e già all’epoca della Visita Pastorale del 1606 era distrutto, privo dell’altare e ricoperto di rovi. La stessa situazione fu rilevata dalla relazione del pievano di Salussola nel 1619: “ Nel istesso finagio si ritrova la Chiesa di s.to Silvestro tutta ruinata, et si fa la festa per voto ”. Quest’ultimo particolare lascia supporre un’origine votiva per propiziarsi l’intercessione del Santo contro le epidemie del bestiami, essendo san Silvestro invocato come protettore dei bovari. L’oratorio non venne riedificato, ma andò sempre più diroccando fino a scomparire. La sua esistenza è ancora ricordata in un documento del 1702: si tratta di atti di lite con i padri Gerolamini, che tenevano la chiesa di san Pietro Levita. In essi un teste dichiarava: “… che in occasione della processione che si suole fare il giorno di San Silvestro dalla Collegiata e popolo nel luogho, dove anticamente v’era una Capella di d.° Santo posta in una Vigna di medemmi Padri, puoco distante dall’Oratorio di S. Pietro Levita, essa Collegiata o uno del corpo d’essa suole andar a cantar la S. Messa in d.° Oratorio di S. Pietro …”.

La Processione Votiva di San Silvestro  [ 1600-700 ] – Dal 1600 al 1700, il giorno di San Silvestro ero uso andare in processione dalla chiesa di santa Maria Assunta e attraverso la vigna del Monastero dei Benedettini, che gestivano il priorato di san Pietro Levita, all’oratorio campestre di san Silvestro.
Quest’ultimo particolare lascia supporre un’origine votiva per propiziarsi l’intercessione del Santo, contro le epidemie dei bestiami, essendo san Silvestro invocato come protettore dei bovari.

San Silvestro nell’antica cultura contadina Salussolese. Anche a Salussola, come in altre zone, possiamo trovare il culto di san Silvestro. San Silvestro era uno degli innumerevoli Santi protettori degli animali in un contesto contadino, come quello di Salussola. Ma dov’era situato questo oratorio?. Gli atti della Visita Pastorale del 1606 sono specifici, e indicano che l’oratorio di san Silvestro, si trovava poco distante dalla chiesa di san Pietro Levita, ex chiesa ora sconsacrata, che attualmente si trova all’interno del perimetro, privato, di cascina san Pietro. L’oratorio venne eretto all’interno della proprietà terriera del priorato di san Pietro Levita, e già  nel 1606 era indicato come distrutto, privo dell’altare e ricoperto di rovi. La stessa situazione fu rilevata nel 1619 nella relazione del pievano di Salussola: “ Nel istesso finagio si ritrova la Chiesa di s.to Silvestro tutta ruinata, et si fa la festa per voto ”. Quest’ultimo particolare lascia supporre un’origine votiva per propiziarsi l’intercessione del Santo contro le epidemie del bestiame, essendo san Silvestro invocato, anche, come protettore dei bovari. L’oratorio non venne mai riedificato, e andò sempre più diroccando fino a scomparire dalle mappe catastali. La sua esistenza è ancora ricordata in un documento del 1702: si tratta di atti di lite con i padri Gerolamini, che gestivano la chiesa priorato di san Pietro Levita. In essi un teste dichiarava: “… che in occasione della processione che si suole fare il giorno di San Silvestro dalla Collegiata e popolo nel luogho, dove anticamente v’era una Capella di d.° Santo posta in una Vigna di medemmi Padri, puoco distante dall’Oratorio di S. Pietro Levita, essa Collegiata o uno del corpo d’essa suole andar a cantar la S. Messa in d.° Oratorio di S. Pietro …”. La sua identificazione attuale, sul territorio, potrebbe essere in un punto compreso tra la regione Campasso, il rio Bacialero, la cascina Riondella e la S.P. 143 Vercellese.


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